L’importanza che una vignetta può avere nella comunicazione moderna, il disegno che sviluppa l’arte della narrazione, l’imprescindibilità della lentezza: ho incontrato il disegnatore Gianluca Foglia, in arte Fogliazza, per una intervista libera e a cuore aperto
Come la vita, anche la comunicazione presenta numerose sfaccettature.
E a volte, per poterle cogliere, le parole non sono sufficienti.
Occorrono le immagini, che hanno maggior potenza evocativa.
Nel mio ultimo articolo ho ribadito l’importanza della trasparenza.
Di come si stia tornando all’essenza della comunicazione.
Ho ritenuto allora fare due chiacchiere con chi pensa per immagini.
Incontrando Gianluca Foglia, in arte Fogliazza, disegnatore de Il Fatto Quotidiano.
FOGLIAZZA: ALL’ANAGRAFE “DISEGNATORE”
Non ho bisogno di porgergli la prima domanda.
Lui ha già intuito cosa desidero sapere, ovvero: chi è Gianluca Foglia?
Inizia a raccontare, come un treno in corsa.
E un treno in corsa non si può fermare.
Il viaggio è affascinante, rivela un uomo di grande talento.
Pari solo alla sua straordinaria sensibilità.
“Quando l’ho finalmente scritto sulla mia carta d’identità,
è stato un grande riscatto sociale: disegnatore!
Perché ‘autore’ connota più qualcosa di scritto.
Mentre il mio linguaggio è l’immagine”.
Questo linguaggio richiama inevitabilmente all’arte.
Ma Gianluca non è del tutto concorde.
Ritiene più appropriato raccontarsi nella propria normalità.
LA TRASPARENZA NELLA COMUNICAZIONE
“No, non credo di essere un artista.
Innanzi tutto perché il termine ‘artista’ suona autoreferenziale.
Chiunque, oggi, potrebbe definirsi così.
E questo per un bisogno intimo di proiettarsi come qualcosa di più.
Invece a me manca, a volte, la consapevolezza di quel che faccio.
Di ciò che un mio disegno possa influenzare”.
#comunicazione visiva, il disegnatore Gianluca Foglia racconta l’importanza della narrazione: Condividi il TweetGli chiedo a questo punto se si riconosce come comunicatore.
E chi, secondo il suo punto di vista, può definirsi oggi tale.
“Comunicatore, oggi, è chi riesce a comunicare su base emotiva.
Chi riesce a rallentare il tempo creando suggestione.
Chi incontra le persone e le porta a riflettere con umiltà.
E a raccontarsi nella propria normalità in modo trasparente”.
Ma allora chi è davvero Fogliazza?
Ci risponde con una battuta usata per raccontare la psicologia social:
“Adoro essere chi credo di essere.
Perché nella vita reale è molto più difficile essere sé stessi”.
Chiaro il riferimento a chi usa i social per proiettare una immagine “altra” di sé.
L’IMPORTANZA DEL CAMMINO E DELLA LENTEZZA
Fogliazza ha un rapporto particolare con la Comunicazione.
Per sua stessa ammissione, non ama il godimento numerico.
Preferisce quello sostanziale: non è schiavo dei like, per intenderci.
La sua satira prende di mira la millantata felicità.
“Essere onesti ripaga. Sempre.
Poiché l’opinione che si avrà nei nostri confronti sarà più matura.
Troverà il tempo di radicare nelle persone e dunque di consolidarsi.
Diventando più forte di quella proiettata dai media”.
La lentezza è il segreto della sua comunicazione visiva.
“Disegnare è un discorso di lentezza.
Chi l’ha detto che camminando non si possa arrivare?
In un sistema operativo, cosa cambia rallentare di 2 (due!) secondi?
Cambia semplicemente che chi non rallenta si sottrae al confronto diretto.
A quella socialità che ha lo scopo di ricreare il tessuto culturale di condivisione civica”.
LA CHIAVE DI TUTTO: LA NARRAZIONE
Non stupisce che la comunicazione, per Fogliazza, sia narrativa.
“Ben venga l’innovazione digitale, se usata con competenze di base.
Ci vuole sempre qualcosa da dire.
Per questo trovo che Zerocalcare sia straordinario.
Rappresenta sé stesso con un eccezionale talento narrativo.
Anche se alcune tavole sono sul web, i suoi fumetti hanno bisogno di essere letti.
Letti su supporto cartaceo, intendo.
Anche Makkox è bravissimo, possiede una strepitosa conoscenza della parola.
LA POLITICA A PARMA: ASSENZA DI UN LEADER
Infine una amara riflessione sulle elezioni amministrative di Parma.
“Al ballottaggio non ci sarà un vincitore, né un perdente.
Oggi, come cinque anni fa, c’è solo qualcuno da battere.
E questo perché non ci sono leader all’altezza del termine.
Chissà, forse il nuovo sindaco lo sarà…”.
Illustratore, fumettista, storyboarder, autore e interprete teatrale, prima di tutto Fogliazza è il disegnatore Gianluca Foglia. Vive a Parma con la moglie e i loro due figli. Nel 2006 illustratore per “Metropolino” di Parma e “JuniorItalia” di Milano, ha collaborato con “Diario” di Enrico Deaglio ed è stato copertinista per L’Unità nella collana “I quaderni dell’America Latina” curata da Maurizio Chierici. Vignettista dal 2003 al 2010 per Polis Quotidiano e dal 2004 per SetteSere di Lugo di Romagna e Faenza. Dal 2010 al 2015 ha collaborato settimanalmente con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Oggi è disegnatore per Il Fatto Quotidiano.
Fogliazza chiude con una considerazione importante.
“Quando lavoravo in fabbrica sono andato al Centro Fumetto Pazienza di Cremona.
Lì mi hanno detto ‘Se domani diventasse un lavoro… disegnare…
ricordati che hai avuto bisogno di qualcuno che già lo fa di mestiere.
Non dimenticarti quando ti chiederanno un po’ di tempo…
chi cerca di realizzare un sogno’.
Ho fatto tesoro di questo consiglio.
E anche con questo spirito ho pensato a quello che ci siamo detti”.