Alle attuali elezioni amministrative di Parma quali sono i temi più usati in campagna elettorale? E quali candidati stanno comunicando meglio? Rispondono i direttori di Teleducato, La Voce di Parma e Parmadaily.it
Nel redigere una analisi delle campagne a Parma in vista delle elezioni amministrative le opinioni non sono lusinghiere.
Pizzarotti sceso in campo da sindaco e non da candidato, senza rimettersi in gioco.
L’inconsistenza palesata sinora da tutti i suoi avversari è evidente.
C’è una ridondante mancanza di fantasia – si osservi in proposito il gialloblu presente in quasi tutti i loghi.
Fattori che dimostrano come a far da padrone siano due sensazioni contrastanti.
La paura di una inaspettata vittoria o la rassegnazione di una sconfitta già scritta.
A seconda dei casi.
Elezioni a Parma, tre professionisti dell'informazione valutano la #comunicazione dei candidati: Condividi il Tweet
ELEZIONI AMMINISTRATIVE: PAROLA ALL’INFORMAZIONE
Da professionista, sono il solo a pensarla così?
Ho posto questa e altre domande in merito a tre professionisti dell’informazione.
Tre dei più importanti e rappresentativi giornalisti della scena locale parmigiana.
Pietro Ferraguti, direttore dell’emittente Teleducato 12.
Andrea Marsiletti, direttore della testata web Parmadaily.it.
Fabrizio Castellini, direttore del settimanale La Voce di Parma.
A loro ho chiesto una analisi a 360° sulle attuali campagne elettorali.
Le tematiche utilizzate dai singoli candidati.
Le abilità specifiche mostrate sinora.
Le metodologie di cui ci si avvale nella comunicazione politica.
Ecco cosa hanno risposto.
LA CARTA VINCENTE NELLA COMUNICAZIONE POLITICA
Nella comunicazione politica molti sono gli aspetti che possono influire sugli elettori. Qual è secondo te quello più determinante oggi (linguaggio, sintesi, gestualità e comunicazione non verbale, etc.)?
FERRAGUTI: Ogni aspetto è importante e può diventare formidabile.
Preparazione politica, idee vincenti, empatia…
Ma la priorità, in una città come Parma, deve essere l’equilibrio.
Alle nostre elezioni amministrative una forza comunicativa troppo aggressiva non porta consensi.
Occorre un dosaggio moderato, al di là degli eccessi.
Obiettivi raggiungibili, idee chiare e programmi sottoposti al vaglio dei cittadini.
MARSILETTI: L’aspetto determinante è la credibilità.
Una stessa cosa detta da un politico piuttosto che da un altro ha un effetto completamente diverso sull’elettorato.
Può essere una grande idea oppure una baggianata.
La credibilità è data soprattutto dal passato della persona e dalla reputazione che ha saputo conquistarsi nel tempo.
Pensiamo a Ubaldi, un uomo che conquistò la fiducia di tanti.
Era riuscito a convincere la città che Parma necessitasse di una metropolitana…
CASTELLINI: Ciò che conta di più oggi è l’apparire rispetto all’essere.
Penso a Berlusconi o a Renzi: la capacità di raccontare cose verosimili anche se non vere.
La gente le beve a causa della propria incapacità nell’informarsi.
Che sia di destra o di centrosinistra, la stampa è nelle mani dei poteri forti.
LA COMUNICAZIONE DEI CANDIDATI A PARMA: STRATEGIE E METODI
Analizziamo Parma. Come giudichi le strategie politiche e le metodologie di comunicazione utilizzate sinora in campagna elettorale dai candidati alle elezioni amministrative?
Pietro Ferraguti, parmigiano Doc, nato nell’Oltretorrente negli anni ’60, si innamora del giornalismo quando nascono le prime radio libere. Collabora con Radio Parma dal 1976 al 1980. Poi altre radio locali fino al 1986, quando diventa direttore di Radio Emilia fino al 1994. Segue il Parma Calcio per l’edizione bolognese di Repubblica e poi per La Voce di Montanelli. Subito dopo dirige il settimanale Qui Parma, che oltre ad uscire in edicola è spedito agli abbonati della Gazzetta di Parma. Lavora per sei anni a Milano come redattore al giornale radio del network nazionale Rtl 102,5. Dal 2000 è direttore di 12-Teleducato, dove tra l’altro conduce “Parma Europa”, programma dedicato al confronto politico e all’attualità.
FERRAGUTI: Pizzarotti da sindaco si è calato in tutte le dinamiche amministrative.
E’ stato più abile e capace di quanto si credesse inizialmente.
E le competenze acquisite oggi le spende in campagna elettorale.
Elenca quanto fatto nel proprio mandato aggiungendo i programmi futuri.
Ma fa eccessivo uso di sarcasmo, arroganza, superiorità.
Fare il “professorino” non giova mai a un candidato.
Tutti gli altri partecipanti alle elezioni amministrative hanno toni moderati.
Offrono messaggi distensivi, non fanno guerre.
Si pensi a Scarpa: non alza mai la voce.
Si rivolge a Pizzarotti chiamandolo “sindaco”: riconosce i suoi meriti.
E anche quelli dei suoi avversari.
Non fa campagna contro qualcuno, ma per qualcosa.
Richiama un elettorato a un impegno concreto.
MARSILETTI: Non mi pare di assistere ad una campagna elettorale spumeggiante.
Anzi, la vedo molto fiacca.
Pizzarotti stesso è partito da poco.
E’ l’unico a mettere un po’ di creatività nei video e negli eventi che organizza.
Fa campagna da sindaco uscente e ciò lo avvantaggia.
Il centrodestra della Cavandoli si è lanciato da qualche settimana.
E questo dopo aver perso tanto tempo in confronti interni sul candidato.
Però alla fine si è compattato e questo è un punto di forza.
Il centrosinistra con Scarpa è rimasto in silenzio assoluto per i 40 giorni successivi alle primarie…
Una tattica abbastanza incomprensibile.
Ultimamente è tornato fuori, anche con dei manifesti sulle pensiline dei bus.
E’ riuscito a coinvolgere nella sua candidatura quattro ex assessori della Giunta Vignali e l’ex Capo della Procura di Parma, Laguardia.
Non riesco ancora a comprendere bene quale effetto avrà questo mix sull’elettorato.
Chi fa fatto campagna elettorale è stato Luigi Alfieri.
Partito molto bene, si è poi sgonfiato un po’.
Vedremo se saprà riprendere a macinare nell’ultimo mese, quello decisivo.
Anche Filippo Greci ha iniziato a lavorare sui suoi temi preferiti: autovelox, Parma Gestione Entrate, guardia volontaria di cittadini con facoltà di arresto, esposti e denunce.
In questi campi è il numero uno… ma la città non è solo questo.
CASTELLINI: Pizzarotti non ha bisogno di fare campagna.
Gode dell’appoggio di poteri forti da quando è stato eletto.
E questi lo hanno usato per i loro interessi.
Sugli altri non ho nulla da segnalare.
Strategie inesistenti, ritmi blandi, tutto e tutti uguali.
Nessuno si occupa dei problemi veri e di fare gli interessi dei cittadini.
Pizzarotti per primo, che ha riversato sugli abitanti il debito creato dalla città cantiere ubaldiana.
I TEMI UTILIZZATI DAI CANDIDATI IN CAMPAGNA ELETTORALE
A tuo modo di vedere c’è un candidato, qui a Parma, che ha centrato meglio di altri una o più tematiche “vincenti”?
FERRAGUTI: Pizzarotti: esempio d’uomo di lotta e di governo.
Ha la massima attenzione per il suo ruolo.
Ma alza i toni ove necessario, anche duramente e con foga oratoria.
E’ un modo per fare campagna elettorale permanente.
Gli altri candidati cavalcano tutti la questione della sicurezza.
La Cavandoli fa valere simboli e slogan.
Alfieri è stato il primo a partire con proposte chiare e innovative.
Ha parlato di bellezza, decoro, polizia predittiva ed è stato ingiustamente dileggiato.
Scarpa invece sta lasciando parlare Laguardia.
Andrea Marsiletti nasce a Parma nel 1971. E’ laureato in Ingegneria Civile. Giornalista pubblicista, nel 2002 fonda Alicenonlosa.it, il primo sito di informazione online nella città di Parma. Alice aveva una frequenza settimanale. Nel 2007 crea ParmaDaily.it, quotidiano di informazione locale di cui Alicenonlosa ne diventa la sezione dedicata alla politica e in cui è possibile commentare gli articoli.
MARSILETTI: Secondo me Luigi Alfieri.
E’ stato il primo a identificarsi con il problema più sentito in città, quello della sicurezza.
Un po’ per caso (aveva subito un furto in casa), un po’ per fiuto giornalistico (ha poi scritto un libro), un po’ per cause politiche.
Oggi di sicurezza parlano tutti e ciò depotenzia di molto la sua intuizione.
CASTELLINI: C’è una uniformità impressionante di programmi.
Non vedo nessuno dei candidati impegnarsi seriamente.
Nessuno di loro propone una strategia autonoma rispetto ai soliti slogan.
Cultura, sicurezza, gestione del territorio…
Ma a nessuno importa della cementificazione del nuovo PSC!
L’ABILITA’ MAGGIORE NELLA COMUNICAZIONE POLITICA
Tra i candidati a sindaco di Parma chi, secondo te, è il più abile nella comunicazione politica? E perché?
FERRAGUTI: Pizzarotti e Scarpa hanno margine di vantaggio a queste elezioni amministrative.
A livello comunicativo, il primo in particolare.
Ho visto diversi sindaci, ma Pizzarotti interpreta al meglio la parte comunicativa.
Pratica il mezzo televisivo in modo sorprendente.
In pubblico ha una elevata padronanza, specie nei discorsi.
Scarpa da idea di grande serietà e capacità analitica riguardo la città.
E’ simpatico, esprime empatia e sceglie di non essere aggressivo.
MARSILETTI: Per me Pizzarotti.
Ha dimostrato di tenere testa a livello di comunicazione non solo a Scarpa e alla Cavandoli.
Ma a Beppe Grillo, quello che sulla comunicazione ha costruito dal nulla un partito del 30%.
La Cavandoli ha delle potenzialità: è donna, giovane, avvocatessa, leghista, ma non esageratamente leghista…
Secondo me è il candidato che ha le maggiori possibilità di crescere se farà una buona campagna elettorale in queste elezioni amministrative.
CASTELLINI: Pizzarotti è il più abile.
Perché non ha bisogno di un alto profilo.
Ma personalmente mi auguro non vinca.
Dato che lo considero un traditore delle precedenti promesse elettorali.
Tutti gli altri: non pervenuti.
Fabrizio Castellini nasce a Parma.
Dopo la maturità scientifica sceglie Giurisprudenza. Laureato, assiste legalmente un gruppo di cooperative nel Reggiano.
Poi inizia la sua collaborazione con la Gazzetta di Parma, alla redazione sportiva.
Collabora inoltre con Bolero e Teletutto.
Diviene direttore di Radio Parma 2 e cronista giudiziario a La Tribuna di Parma, testata diretta da Fabio Amodeo.
Si trasferisce a Milano, dove è redattore di Epoca, con direttore Massimo Donelli.
Collabora inoltre con Oggi, Gente, La Domenica del Corriere e Sette, dove è autore di numerosi scoop storici.
E’ il fondatore de Il Giornale di Parma (1998), di cui è stato anche direttore.
Oggi dirige il settimanale La Voce di Parma.